A come Amore

A come Amore.

a come amore
a come amore

Prima lettera dell’alfabeto, quasi sempre simbolo dell’inizio di qualcosa. Questa è la ‘A’ che cela, dietro il proprio simbolo grafico, una parola talvolta usata impropriamente ma che è sempre nelle nostre menti.

Potrebbe essere vista come una delle tante parole che iniziano con la ‘A’ ma non è solo questo. Il termine di cui stiamo parlando simboleggia – o almeno dovrebbe – ciò che di più grande possa essere provato tra due persone.
A tal fine vogliamo dire due parole…

Un folle sentimento…

L’Amore, volutamente scritto con lettera maiuscola. E’ un folle sentimento (secondo alcuni), un sentimento quasi ‘calcolato’ (secondo altri). E’ un sentimento del tutto normale e molto comune (secondo tantissimi), un sentimento nobile al cui cospetto ognuno di noi dovrebbe inchinarsi (secondo pochi). Quei pochi che sanno veramente cosa significhi realmente.

Parlare dell’Amore…

Parlare dell’Amore può essere facilissimo fino a quasi divenire populismo o demagogia. Oppure può risultare impegnativo ed assolutamente difficile.
In tanti si riempiono la bocca di questa parola. In tanti credono che sia solo un mero sinonimo del più comune ‘voler bene’.

Ma forse sarebbe necessario rendersi conto cosa significhi davvero questo termine. Esso è sì composto da sole cinque lettere. Ma per quanto corto, indica una miriade di sensazioni indescrivibili.

Come in tutte le situazioni che la vita, breve storia nella quale siamo protagonisti ed – al contempo – spettatori, ci presenta, anche l’Amore può essere visto in maniera quasi del tutto fredda o con occhi lucidi e sinceri, essendo carichi del massimo rispetto.

L’Amore non andrebbe valutato…

Tuttavia sarebbe giusto pensare che l’Amore non dovrebbe essere, per nulla al mondo, valutato. O messo in correlazione con fatti e/o situazioni varie perché lo si svilirebbe. Lo si svuoterebbe di parte o dell’interezza del proprio significato. Lo si farebbe divenire quasi una merce, una delle tante variabili, o incognite che dir si voglia, della vita.

L’Amore come punto di riferimento…

L’Amore, quello vero, quello che fa battere il cuore, quello con la proverbiale ‘A’ maiuscola, quello che fa chiudere gli occhi mentre ci si stringe in un lungo ed interminabile abbraccio alla persona nei cui confronti lo si prova, dovrebbe essere il solo punto di riferimento in un’epoca nella quale sembra esserci soltanto un misto di paura e di torpore dei sentimenti unitamente ad effimere ‘gioie’ e temporanei ‘sollazzi’.

Senza se e senza ma…

C’è da dire una cosa a riguardo del più nobile dei sentimenti. Una cosa che dovrebbe essere universalmente riconosciuta: se pensiamo che esso debba essere scritto con la ‘A’ maiuscola allora è per sempre senza se e senza ma.

Un ‘luogo’ inaccessibile a chiunque tranne che per chi lo prova, un insieme di incredibili sensazioni al quale, osiamo dire, bisogna avvicinarsi con rispetto senza cercare spiegazioni alcune.

Crediamo che l’Amore così provato sia ciò che illumina le buie notti di chiunque, notti nelle quali nessuna stella può essere più luminosa.

Stelle, testimoni dell’universo…

Come per le stelle, straordinarie testimoni di un universo inesplorato ed affascinante, anche per l’Amore non riusciamo – se vero – a darci una spiegazione o ad immaginarne un confine, una grandezza, ma forse – al contempo – è tangibile più di ogni altra cosa al mondo.

L’Amore è sì entità astratta ma è anche ciò che di più concreto possa esistere. Quando è vero lo si percepisce, lo si vede anche attraverso gli occhi profondi di una persona innamorata, anche da persone distratte o intente a fare qualche altra cosa.

Gioco di sguardi…

Chiunque sia estraneo, qualsiasi cosa pensi circa l’Amore, riesce a capire perfettamente il gioco di sguardi che intercorre tra due persone che lo nutrono l’uno per l’altra.
Chi si accorge di ciò, qualsiasi sia la sua posizione verso questo sentimento, si sente pervaso dal massimo rispetto. E, forse, anche incoraggiato nel pensare che se ancora c’è chi riesce a provarlo, quello con la ‘A’ maiuscola, allora forse c’è ancora del buono in questo pazzo mondo.

Hermann Hesse diceva…

Hermann Hesse, famoso poeta ed artista tedesco, diceva che: ‘l’amore non deve implorare e nemmeno pretendere, l’amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé’.
E se questa certezza esistesse e fosse tangibile attraverso fatti e nobili parole ‘sfuggite’ di bocca durante i pochi momenti di onestà intellettuale (verso se stessi peraltro), allora forse non bisogna nasconderlo o relegarlo a mera dichiarazione di affetto ma piuttosto rendersene conto pensando di essere protagonisti e spettatori di uno spettacolo nel quale il sipario non calerà mai ma al cui cospetto verranno tributati applausi per sempre.

Antoine de Saint-Exupery…

Per riprendere il pensiero di un altro ‘grande’, Antoine de Saint-Exupery, potremmo dire che ‘amare non significa guardarsi negli occhi ma guardare insieme verso la stessa meta’.
E se tale meta è identica, e così non potrebbe non essere in un rapporto nel quale si dice di amare, allora cosa manca per il raggiungimento della felicità?

Un giorno, non molto lontano peraltro, sentii una persona dire che la felicità è momentanea e che solo la serenità è reale.
Potrebbe essere vero questo concetto se ipotizzassimo una storia d’affetto e di stima. Storia che nulla abbia a che fare con una vera e consapevole storia d’Amore. Perché se così fosse, anche con tutte le difficoltà che la vita ci para innanzi, risulta difficile da credere.

Difficoltà nelle storie d’Amore….

E se parlassimo di difficoltà che potrebbero minare una storia, una vera storia d’Amore, allora forse non saremmo pronti a provarlo appieno, nella sua interezza, nella sua importanza.
Che in un pensiero pessimista su ciò che significhi amare veramente, reputando che qualsiasi problema apparentemente insormontabile possa minarne l’efficacia o la realizzazione, vi siano preconcetti o paure?

Sta di fatto che l’Amore, quello vero, quello detto con estrema cognizione, è esso stesso felicità. Perché anche nei momenti bui della nostra esistenza, esso conferisce spessore al nostro ‘veloce’ passaggio su questa terra. Esso dà la forza di andare avanti ogni giorno contro ogni difficoltà.

Un raggio di sole…

In effetti, anche nel piovoso e grigio inverno è possibile scorgere, solo se si vuole, solo se si è veramente pronti a vederlo, un raggio di sole che ci riscalda, che è pronto ad asciugarci.
E se ciò non fosse vero? Tanto varrebbe rimanere fradici da una ‘pioggia’ che non passerà mai. Fradici come dei pulcini bagnati ed impauriti perché privi dell’unico punto di riferimento. Bagnati da una ‘pioggia’ incessante che di continuo cadrà addosso. Perché l’Amore, quello vero, va provato, vissuto, mai cercato ma sempre e solo garantito ed alimentato.

Come si riconosce…

E come si fa a sapere se valga la pena di viverlo? Come si fa per riconoscerlo?
Beh, a queste domande non si può far altro che rispondere con i fatti e con le sensazioni che sono personali. Assolutamente personali e mai uguali per ognuno di noi.

Certo è che le fatidiche ‘farfalle nello stomaco‘, unitamente all’esser ‘presi’ totalmente da chi crediamo di amare, sono un indicatore quasi infallibile.

Assenza di manuali…

Purtroppo non ci sono manuali né tanto meno saggi o sciamani, àuguri o aruspici che possano predire il futuro. Purtroppo nessuno può insegnarci come, quanto, quando e se amare.
Sarebbe magari più facile se esistessero tutte le cose citate ma sicuramente sarebbe meno ‘umano’.

L’unica cosa, forse, è affidarsi a ciò che si prova, liberare la mente da pseudo-fattori limitanti e viverlo chiedendo a tutti il rispetto per ciò che si crede.

E se è vero che ‘errare è umano’ ed anche che amare è simbolo di essere umani, forse è anche vero che gli errori fanno parte dell’Amore.

Ma per conoscere il proprio futuro non resta che viverlo, con serenità, con speranza, con fede nella persona che dice di provarlo per voi.

Per pochi eletti?

Purtroppo quanto detto, forse, non ‘arriva’ a tutti. Forse l’Amore vero è per pochi eletti, puri d’animo e di spirito che ancora credono che bisogni battersi per averlo, per provarlo. Per dichiararlo non con le parole che purtroppo restano tali ma con fatti concreti.

Le parole volano, come si sa, anche se sono sempre bene accette. Ma arriva il punto nel quale la vita ci presenta il conto, talvolta esiguo, talvolta salato.

La prova del nove…

Magari è la fatidica ‘prova del nove‘, è la classica verifica che ci permetterà di asserire che è Amore. Ma è proprio in questi casi, quando il fondo del barile è vicino, quando sembra che l’unica strada percorribile sia quella di mollare tutto, proprio in questi casi ci vuole uno scatto di reni per rialzarsi e, con tutta la forza che si ha, gridare a se stessi ed agli altri ciò che si prova!
Vivere, vivere è dunque la chiave per amare? Incamminarsi, percorrere una strada insieme alla persona che si vorrebbe accanto è forse l’unica cosa che ci rende vivi?

Le parole di Theodor Adorno.

Theodor Adorno, filosofo tedesco, disse che ‘l’amore è la capacità di percepire il simile dal dissimile’…
E se il simile viene davvero percepito così fortemente come alcune persone affermano e se si ha la certezza che mai se ne troverà un altro così simile allora che si fa?

Un momento casuale…

E se questo ‘simile’ capitasse in un momento del tutto casuale, potremmo rifiutarlo e vivere come se nulla fosse accaduto, asserendo che ‘tanto era sbagliato’? Che ‘era così che doveva andare’, cercando una spiegazione che forse sappiamo essere assurda od inesistente?

Potremmo quindi essere schiavi del ‘momento storico‘ o di una situazione? Ce lo lasceremmo scappare o lo terremmo stretto a noi e soltanto per noi?

Assolutamente senza nasconderlo ma facendo vedere a noi stessi ed al mondo che è ciò che meritiamo? Ciò che abbiamo atteso da sempre e per sempre?

Senza lasciare traccia…

E se, ancora, questo ‘simile’ un giorno, benché non lo pensiamo minimamente perché sicuri, sparisca senza lasciare traccia? Chiudendo qualsiasi porta, pensando che ciò che abbiamo ‘segretamente’ confidato potesse non essere tanto forte come abbiamo confessato?

Avremmo noi il coraggio di voler far prendere il ‘suo’ posto ad un altro? Altro nel quale tenteremmo – magari chiudendo gli occhi – di rivederne i tratti? Ed ancora. Le abitudini, la rettitudine morale, i sentimenti, il sorriso, lo sguardo, di ascoltarne le parole e le idee?

Purtroppo, come premesso, parlare d’Amore non è mai facile benché sia l’unico sentimento che da sempre ‘muove’ il genere umano e, più in generale, il mondo.

Purtroppo esso è vero se ambedue le persone che lo provano o dicono di provarlo, non sono solite riempirsi la bocca con parolone. Se esse decidono – consapevoli che qualche volta dovranno affrontare delle scelte – di intraprendere un cammino comune. Se sono coscienti che è l’unica certezza in un deserto sterminato di variabili a cui dovranno via via dare una valenza giammai commensurabile al sentimento provato.

Né schiavi né padroni.

L’Amore è l’unica cosa che fa pulsare il cuore di ognuno di noi almeno per una sola ed interminabile volta nella vita, che non rende né schiavi né padroni ma solo e soltanto persone degne di camminare a testa alta sempre e comunque, persone il cui perché dell’essere su questa terra è stato svelato, la cui strada sarà magari non sempre chiara ma sicuramente sempre costellata di vittorie anche nelle sconfitte, anche nei momenti bui, nel bene e nel male.

 

A come Amoreultima modifica: 2010-05-20T11:44:00+02:00da overflow975
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