Perché vetri e pietre levigate a mare?

La domanda che ha generato questo articolo è la seguente: perché a mare si trovano vetri e pietre levigate? Già, passeggiando in riva al mare, d’estate, ci imbattiamo quasi sempre in rocce dagli angoli smussati e in pezzi di vetro – solitamente porzioni di bottiglie – che in realtà posseggono dei tratti morbidi, levigati.

Baciati dal sole come si suol dire, sulla battigia o a ridosso di quest’ultima è possibile scorgere veri e propri accumuli – talvolta – di materiale roccioso d’ogni tipo e forma, vetri dai colori più disparati anche se predomina – non a caso – il verde; nel resto dell’articolo la risposta – molto semplificata – alla domanda che abbiamo posto… 

L’immagine che abbiamo allegato all’articolo sembra essere calzante circa l’oggetto dello stesso ma a parte l’autocelebrazione per questo ‘scatto’, veniamo al dunque!

Durante le lunghe passeggiate sulla spiaggia, magari dopo aver fatto un bagno nell’acqua del mare d’estate od anche durante una fugace visita al sempre affascinante ‘mare d’inverno’, ci imbattiamo spesso in rocce o pietre (che dir si voglia) levigate e vetri dagli angoli smussati, talvolta raccolti e collezionati da qualcuno magari per la realizzazione di collane, ciondoli, bracciali e quant’altro.

Detto questo torniamo a noi e vediamo perché in tale ambiente si trovano queste forme così ‘ammorbidite’: il tutto è riconducibile all’ambiente marino e al moto ondoso, alla sabbia, all’abrasione e all’attrito perché i materiali di cui alla domanda – siano essi pietre o vetro – sono soggette al trasporto impresso dal moto ondoso.

Tale moto fa sì che essi si scontrino con la sabbia, con altre rocce e con l’acqua stessa e che si generi per questo dell’attrito, dell’abrasione che porta i pezzi di vetro e le pietre a divenire levigate.

[ Immagine pubblicata anche su Foto Artistiche con il titolo di Sassi al mare ]