Oggi ci interroghiamo sul perché alcune volte i quadri ed anche gli specchi vengano posizionati inclinati alla parete e badate bene che inclinati non significa storti o pendenti infatti col dire inclinati vogliamo intendere che essi non poggiano su tutti e quattro i lati alla parete sulla quale sono posizionati bensì intendiamo dire che essi siano staccati da quest’ultima nel lato superiore, per cui obliqui…
Come ci è venuto in mente questo articolo? Beh, è stata una nostra cara amica a sottoporci tale quesito e noi abbiamo tentato di dare una spiegazione ragionandoci su per cui supponiamo che tutto si risolva nel modo che tratteremo.
Dapprima abbiamo girato attorno alla domanda posta cercando di soddisfare il quesito che ci era stato rivolto ma ogni possibile motivazione addotta risultava poco plausibile.
Tuttavia, dopo qualche ora, ci è venuto in mente quella che poteva essere una risposta calzante e ovviamente ve la proponiamo.
Pensiamo che il posizionare quadri e specchi in maniera inclinata rispetto ad una parete sia dato da una questione ottica, ci spieghiamo meglio: nell’antichità si era soliti illuminare una stanza, un ambiente, con delle candele e/o dei lumi che dovevano essere posti su mobili per poter essere trasportati da stanza a stanza.
Ovviamente l’altezza alla quale erano poggiati era approssimativamente di 1.20 – 1.50 metri dal pavimento, cosa che – se i quadri o gli specchi fossero stati paralleli alla parete – avrebbe creato dei riflessi perché sia la sorgente luminosa che questi ultimi erano più o meno alla stessa altezza.
A questo si ovviava semplicemente inclinando il dipinto o lo specchio facendolo quindi non essere parallelo alla parete.
Non sappiamo se questa potesse essere la motivazione reale ma è quella che, dopo tanto pensare, ci è sembrata la più rispondente; ma se qualcuno ne sapesse qualcosa in merito, un commento all’articolo non dispiacerebbe!