Perché le lettere delle tastiere dei computer sono collocate in maniera “strana”?
|La tastiera è, per un computer, la periferica di ingresso (input) per eccellenza: grazie ad essa possiamo interagire col nostro elaboratore inserendo testi e stringhe, confermare o rigettare una procedura e tanto altro.
Chiunque di noi si sarà chiesto perché le lettere che la compongono sono disposte in maniera del tutto “strana”…
Facciamo prima un punto della situazione: le tastiere possono essere di tipo Qwerty (il più comune), Qzerty (Italia, parzialmente), Azerty (Francia), Qwertz (Germania). Queste tre sigle identificano il tipo di tastiera e sono le prime 6 lettere della riga più in alto (esclusa quella con i numeri).
La tastiera del computer è una riproduzione, implementata, di quella della macchina da scrivere: venne concepita, con tali disposizioni di lettere, basando la disposizione dei tasti sulle parole anglosassoni affinché le lettere più usate venissero poste ai lati per una comodità di battitura e per impedire che i relativi martelletti (macchina da scrivere) si incontrassero, bloccandosi l’uno con l’altro.
La tastiera con disposizione Qwerty venne brevettata da Christopher Sholes verso la fine del 1800.