Perché un dirigibile vola?

Il dirigibile, chiamato anche ‘aeronave’, è un mezzo di locomozione aerea sviluppatosi nel XX secolo anche se il primo fu realizzato verso la metà del 1800.
Questo aeromobile è formato da un grosso ‘pallone’ affusolato, di forma aerodinamica, da motori di spinta e timone…

Per spiegare come un dirigibile possa volare bisogna ricordare quella parte della Fisica che tratta il ‘Principio di Archimede’.
Esso recita: Ogni corpo immerso in un fluido riceve una spinta uguale e contraria al volume di fluido spostato.
Ciò vuol dire che se immergiamo un pallone in acqua esso riceverà una spinta verso l’alto pari a quanto esercitata dalla massa d’acqua spostata da esso. Ritornando quindi ai dirigibili…
L’aeromobile riesce a stare in aria grazie al gas contenuto nel ‘pallone’ (involucro) questo perché tale sostanza gassosa è più leggera dell’aria.
Il movimento viene assicurato dalla spinta propulsiva dei motori e l’aumento o il decremento di quota è gestito da diversi fattori: zavorra, spinta direzionale data da motori orientabili, rilascio di gas.
Nei dirigibili sono stati usati gas come: idrogeno (H) ed elio (He); l’idrogeno, rispetto all’elio, é però infiammabile.
Il primo dirigibile italiano fu la ‘Aeronave Italia’ che fece il primo volo nel 1905.
Tra i più famosi va citato lo ‘Zeppelin’ (1900) e lo ‘Hindenburg’ (1936); quest’ultimo passerà alla storia per il tragico disastro che portò alla distruzione totale dell’aeromobile e alla morte di 34 persone.

Perché un dirigibile vola?ultima modifica: 2009-02-05T16:49:00+01:00da overflow975
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