Riassunti Promessi sposi – secondo capitolo

I Promessi Sposi – riassunto capitolo 2.

Il secondo capitolo del romanzo di Alessandro Manzoni, I Promessi sposi, narra dell’incontro tra Renzo Tramaglino e don Abbondio, il primo infatti si reca a casa del curato per conoscere l’orario preciso al quale  verrà celebrato il matrimonio tra lui e Lucia Mondella ma don Abbondio si rifiuta e Renzo vuole sapere la vera causa del rinvio.

Intanto Lucia, che si sta abbigliando per le nozze, viene a sapere da Renzo la triste novità e mostra un certo turbamento; i preparativi dei due promessi sposi vengono sospesi col pretesto della malattia di don Abbondio…

Don Abbondio, una notte in bianco.

Dopo l’incontro con i bravi di don Rodrigo che gli avevano intimato di non sposare l’indomani Renzo e Luciadon Abbondio trascorse una notte in bianco interrogandosi angosciosamente sul da farsi infatti le possibilità erano tre: non tenere in alcun conto l’intimidazione e celebrare il matrimonio ma subito il prete mise da canto tale eventualità; confidarsi con Renzo ma poi gli vennero in mente le parole dei bravi: ‘non si lasci scappar parola… altrimenti…’, per cui accantonò anche questa.

Fuggire ma dove?

La terza idea che venne in mente a don Abbondio fu quella di fuggire ma dove? Con quali prospettive? Non era possibile! La decisione migliore gli sembrò dunque di ‘menar Renzo per le lunghe’ perché fra pochi giorni sarebbe giunto il periodo proibito per le nozze, esso iniziava la domenica prima di Natale e si concludeva all’Epifania, per cui avrebbe avuto tempo. Il curato aveva quindi deciso di sacrificare il giovane perché se Renzo pensava ‘alla morosa’, lui invece pensava, cosa senz’altro più importante, alla propria ‘pelle’.

Convinto oramai che questo fosse il miglior partito, don Abbondio, finalmente si addormentò ma i suoi sogni furono angosciosi. Svegliatosi con l’amaro in bocca, attese la venuta di Renzo ‘con timore e, ad un tempo, con impazienza’.

Arriva Renzo.

E Renzo non si fece attendere; egli giunse a casa del curato con quella baldanza tipica di un giovane di vent’anni che deve sposare quel giorno la ragazza che ama, e con altrettanta sicurezza chiese al curato l’ora delle nozze. Di rimando quest’ultimo rispose: ‘di che giorno volete parlare?’, ‘come di che giorno, non si ricorda che s’è fissato per oggi?’ rispose Renzo.

Don Abbondio si rifiuta.

A questo punto don Abbondio disse che quel giorno non poteva e, alla richiesta di Renzo del perché, accampò la scusa di ‘imbrogli, impicci, formalità’ e ancora, per distrarre l’attenzione del giovane, cominciò a parlare in latino.

Al che Renzo: ‘si piglia gioco di me? Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?’.
Dopo una serie di botta e risposta, Renzo fu costretto, suo malgrado, a desistere dalle insistenze dopo la promessa fattagli dal curato che il matrimonio sarebbe stato celebrato dopo quindici giorni o forse anche dopo una settimana.

Renzo è deluso.

Deluso e addolorato Renzo andò via dalla casa di don Abbondio per recarsi da Lucia e darle la brutta notizia ma, nell’orto antistante la casa del curato, incontrò Perpetua la quale gli fece intendere che qualcuno aveva ‘convinto’ il suo padrone a non celebrare il matrimonio.
Dunque Renzo ritornò in casa di don Abbondio con il serio intendimento di sapere tutta la verità.

Nel salotto di don Abbondio…

Lo trovò nel salotto dove lo aveva lasciato e andò subito al punto domandandogli: ‘chi è quel prepotente che non vuole ch’io sposi Lucia?’ e dopo essersi fatto pregare e dopo aver fatto giurare Renzo che non avrebbe parlato con nessuno, tra balbettii e lamentele, don Abbondio proferì il nome di don Rodrigo.
‘Ah cane!’ urlò Renzo e ancora: ‘cosa le ha detto per…’. A questo punto don Abbondio raccontò tutto al giovane il quale, su tutte le furie, s’incamminò frettolosamente alla volta della casa di Lucia.

Qui la giovane, contornata dalle amiche e aiutata dalla madre, stava indossando l’abito da sposa quando una ragazzina di nome Bettina la venne a chiamare e le riferì che Renzo la stava attendendo al piano di sotto.

La verità.

Lucia tutta smarrita, conobbe dal suo amato la verità che fu poi comunicata pure alla sua mamma, Agnese, ed alle amiche alle quali fu detto che il matrimonio non sarebbe stato celebrato per quel giorno perché don Abbondio aveva un febbrone.

 

Riassunti Promessi sposi – secondo capitoloultima modifica: 2010-11-30T23:13:00+01:00da overflow975
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